In questa, che è la settimana di più intensa spiritualità dell’anno liturgico, riviviamo il dramma della passione e morte di Cristo. Ripercorriamo con la memoria, aiutati dalle pagine dei Vangeli, i momenti della intensa sofferenza del Signore: il suo dolore sopportato per redimere la vita del mondo dal peccato e ridare la vita a noi!
In questa settima possiamo compatire con l’affetto del cuore i patimenti di Cristo e con amore stargli vicino, per scoprire che in realtà Lui rimane vicino a noi, come ad ogni uomo che si affida a Lui. Egli è vicino alle nostre sofferenze, ai nostri drammi, è attento ad ogni nostra difficoltà come amico. Amico si, ci vuole bene! ma amico potente: è Dio che ha scelto liberamente di soffrire e morire come gli altri uomini, però con quell’intensità di dolore infinito, che solo in quanto Dio ha potuto avere. Ha sofferto per la cattiveria del male e per redimerci: ci ha dato la possibilità di una speranza grande, di quella grandezza che il cuore dell’uomo desidera, ma non si è mai stato in grado di immaginarne la portata!
Vi propongo la lettura di un breve resoconto delle vicende che la liturgia in questa settimana ricorda per potere mettere in gioco il cuore e l’intelligenza nel comprender l’opera della redenzione che Cristo ci ha meritato.
Don Mimmo
IL MISTERO DELLA MORTE DI CRISTO
Allego il programma delle celebrazioni e delle opportunità di incontro offerti dalla Cappella Ferroviaria per questa Settimana Santa.